19 Gennaio 2024
Il 27 dicembre 2023 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 206 recante: “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy”.
L’obiettivo principale della legge è quello di sostenere lo sviluppo e la modernizzazione dei processi produttivi e delle attività funzionali connesse alla valorizzazione ed alla crescita delle imprese che realizzano la qualità e l’eccellenza della produzione italiana nei suoi diversi ambiti produttivi. L’approvazione della suddetta legge ha fatto seguito a quanto emerso nel corso dell’indagine conoscitiva svolta dalla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati sul tema della “valorizzazione e sviluppo del Made in Italy”, conclusasi con l’approvazione di un documento varato il 17 maggio 2023.
Di seguito, si riportano in breve gli articoli di maggiore interesse:
- ARTICOLO 3 – Istituisce la Giornata nazionale del Made in Italy con ricorrenza il giorno 15 aprile di ciascun anno. In tale occasione saranno promosse iniziative finalizzate alla promozione della creatività e della valorizzazione del made in Italy, da parte di tutti gli enti nazionali, locali e in coordinamento con le Associazioni territoriali.
- ARTICOLO 4 – Prevede l’istituzione di uno specifico Fondo Nazionale del Made in Italy con una dotazione iniziale di 700 milioni di euro per l’anno 2023 e di 300 milioni di euro per l’anno 2024 con l’intento di sostenere la crescita, il rafforzamento ed il rilancio delle filiere strategiche nazionali, in coerenza con gli obiettivi di politica industriale ed economica nazionale, anche in riferimento alle attività di approvvigionamento, riciclo, riuso di materie prime critiche per l’accelerazione dei processi di transizione energetica e a quelle finalizzate allo sviluppo di modelli di economia circolare.
- ARTICOLO 5 – Istituisce un’apposita riserva per un importo di 15 milioni di euro a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo previsto dall’articolo 4 del D.M. 30/11/2004 destinata al finanziamento di iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili. Sotto il profilo delle risorse previste deve essere rilevato che la dotazione di 15 milioni di euro per il 2024, in relazione agli scopi, appare decisamente esigua. Peraltro, il Decreto legislativo 185 del 2000 individua come beneficiari le imprese costituite in forma societaria da non più di 60 mesi, escludendo di fatto il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale delle altre imprese femminili, come invece sarebbe stato utile integrare. Inoltre, viene escluso il lavoro autonomo e professionale, il quale si ritiene avrebbe dovuto essere parimenti sostenuto.
- ARTICOLO 6 – Prevede, per l’anno 2024, la concessione alle start up innovative e alle microimprese del Voucher 3I per l’acquisizione di servizi di consulenza utili alla brevettazione di un’invenzione. Autorizza, a tal fine la spesa di 8 milioni di euro per il 2023 e di un milione di euro per il 2024. In sede di attuazione andrebbero confermate le disposizioni finanziarie già contenute nel Decreto Ministeriale del 18/11/2019 che hanno stabilito l’importo del voucher 3I concedibile in misura pari a:
- € 2.000 + IVA per i servizi di consulenza/verifica brevettabilità e ricerche anteriorità;
- € 4.000 + IVA per stesura domanda e deposito UIBM;
- € 6.000 + IVA per deposito estero domanda.
- ARTICOLO 8 – Promuove lo sviluppo delle certificazioni inerenti alla gestione forestale sostenibile, sostenendo gli investimenti per la vivaistica forestale, la creazione ed il rafforzamento di imprese boschive e della filiera della prima lavorazione del legno, con lo scopo di incrementare il livello tecnologico e digitale delle attività imprenditoriali. A tal fine, è previsto uno stanziamento da parte del MIMIT dell’ammontare di 25 milioni di euro per l’anno 2024 (15 milioni di euro per la concessione di contributi a fondo perduto e 10 milioni di euro per i finanziamenti a tasso agevolato).
- ARTICOLO 11 – Prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro nel 2023 e di 10 milioni di euro nel 2024 per la promozione di investimenti sul territorio nazionale finalizzati alla transizione ecologica e digitale del settore tessile, della moda e degli accessori che dovrà essere attuato con decreto del MIMIT di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il quale saranno individuate le imprese beneficiarie e le modalità di attuazione della misura.
- ARTICOLO 17 – In materia di corretta informazione del consumatore sulle fasi di produzione del pane fresco e della pasta, istituisce una Commissione tecnica avente la finalità di effettuare indagini, approfondimenti tecnici e redigere linee guida che identificano le lavorazioni di particolare qualità nell’ambito del processo produttivo del pane fresco e della pasta di semola di grano duro. La misura, senza dubbio positiva per l’istituzione della commissione tecnica, non appare condivisibile relativamente all’esclusione dal tavolo dei produttori di pasta fresca (settore in Italia particolarmente rilevante anche per l’export)
- ARTICOLO 18 – Istituisce il “Liceo del Made in Italy”, un percorso liceale che persegue l’obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al made in Italy.
- ARTICOLO 19 – Viene istituita la Fondazione “Imprese e competenze per il made in Italy”, con il compito di promuovere la connessione tra i Licei del Made in Italy e le imprese che rappresentano l’eccellenza del made in Italy, ivi compresi quelle titolari di marchi storici. La finalità della Fondazione è quella di diffondere la cultura d’impresa del made in Italy tra gli studenti, favorendo iniziative mirate ad un inserimento rapido degli stessi nel mondo del lavoro.
- ARTICOLO 24 – Prevede modifiche inerenti al riordino del settore termale per quanto riguarda le definizioni riconducibili allo stesso ed il profilo sanzionatorio.
- ARTICOLI 47 e 48 – Prevede la promozione da parte del MIMIT dello sviluppo e l’utilizzo della tecnologia blockchain per la tracciabilità e la valorizzazione della filiera del made in Italy, sostenendo parallelamente gli investimenti in strumenti e tecnologie c.d. acceleranti per la digitalizzazione dell’industria e dell’artigianato nelle varie fasi della filiera produttiva, utili per lo sviluppo di nuovi modelli di commercio elettronico e di marketing.
Gli aspetti elencati in questa nuova legge decreto dovranno poi essere supportati dai rispettivi decreti attuativi, che verranno emanati partendo dalle tempistiche indicate nella medesima normativa.
Per un approfondimento sulle misure generali e settoriali inserite nella legge:
Scarica la legge 27 dicembre 2023, n. 206.