2 Gennaio 2025
La Legge di bilancio proroga per il triennio 2025-2027 le agevolazioni per i premi di risultato e i fringe benefit. Per i primi, si continuerà infatti ad applicare l’imposta sostitutiva pari al 5%, mentre per i fringe benefit viene confermato il limite di esenzione da imposte e contributi a 1.000 euro per tutti i dipendenti, aumentato a 2.000 euro per i lavoratori con figli fiscalmente a carico.
Vediamo in dettaglio.
Premi di risultato
Ai premi di risultato erogati nell’anno 2025 si applicherà un’imposta sostitutiva, sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali regionali e comunali, pari al 5%, maggiormente agevolante rispetto all’ordinario 10% previsto dalla legge di Bilancio per l’anno 2016.
Tale agevolazione potrà essere applicata solo se vengono rispettati i seguenti requisiti:
- - il premio di risultato deve essere previsto all’interno di un contratto aziendale o territoriale;
- - il premio di risultato deve essere di ammontare variabile;
- - la corresponsione del premio deve essere legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, misurabili e verificabili sulla base dei criteridefiniti dalla legge;
- - deve essere presente un periodo congruo di riferimento sul quale verificare l’incrementalità;
- - il valore di premio agevolabile, con l’applicazione dell’imposta sostitutiva, non potrà andare oltre i 3.000 euro lordi;
- - il beneficio potrà riguardare esclusivamente i lavoratori che abbiano ricevuto, nel corso dell’anno 2024, un reddito da lavoro dipendente non superiore a 80.000 euro.
Da ricordare, inoltre, che qualora ciò sia previsto dal contratto collettivo, il lavoratore può richiedere la conversione del premio in welfare. Tale conversione porterà alla completa detassazione e decontribuzione del valore erogato.
Fringe benefit
Per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti, nonché le somme erogate o rimborsate ai lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche, delle spese per l’affitto dell’abitazione principale o per gli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale, sarà completamente decontribuito e detassato entro il massimale di 1.000 euro. Detto limite è elevato a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottati, affiliati o affidati. Nel massimale devono essere sommate tutte le erogazioni in fringe benefit erogate al lavoratore durante l’anno (es. per la conversione del PDR, da CCNL, pacco natalizio, ecc.). Resta fermo che in caso di sforamento del limite, la norma prevede l'imposizione fiscale sul totale del valore dei beni e servizi erogati.L’erogazione dei fringe benefit può avvenire “ad personam”) e si applica ai titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente (es. collaboratori coordinati e continuativi).