18 Ottobre 2024
Confartigianato ottiene un risultato inseguito da anni: nel Decreto legge Ambiente approvato dal Governo il 10 ottobre è prevista l’equiparazione ai rifiuti urbani dei rifiuti derivanti da attività di cura e manutenzione del paesaggio e del verde pubblico e privato (sfalci e potature).
“Finalmente, dopo anni di costruttivo confronto con il Governo e il Ministero dell’Ambiente – dichiara Giancarlo Mannini, Presidente di Confartigianato Imprese del Verde – le imprese del settore potranno operare con minori oneri a loro carico poiché, non dovendo più gestire come rifiuto speciale non pericoloso gli sfalci e potature provenienti da aree private, avranno libero accesso ai centri di raccolta comunali”.
“Si tratta di una grande vittoria per Confartigianato – prosegue Mannini – frutto di un lungo e serrato impegno. Come primo risultato, grazie all’interlocuzione con l’Albo gestori ambientali, fu chiarito che, qualora la raccolta e il trasporto di sfalci e potature, benché classificati come urbani, sia effettuata dallo stesso soggetto che ha l’appalto o la concessione per la manutenzione del verde, lo stesso era da considerarsi come produttore iniziale del rifiuto e pertanto autorizzato ad iscriversi in categoria 2-bis, potendo evitare quindi l’iscrizione in cat.1 (Raccolta e trasporto di rifiuti urbani). Ora, con l’approvazione del DL Ambiente in Consiglio dei Ministri, il cerchio si è chiuso. Le imprese del verde si vedono ulteriormente semplificati e ridotti gli oneri amministrativi”.